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Che cosa chiedere a un buon provider
Un hosting di qualità migliora in generale le performance e apporta una serie di benefici al sito. Una maggior sicurezza, un aumento della velocità di caricamento e una gestione efficiente dei dati influiscono tutti sul miglioramento dei tassi di conversione. Questi sono infatti aspetti che influenzano l’ottimizzazione e il posizionamento nelle SERP, poiché Google tende ad avvantaggiare i siti “migliori”, che rispecchiano le preferenze degli utenti.
La velocità di caricamento delle pagine è un fattore di Ranking
Negli ultimi anni, infatti, il ranking di Google è andato sempre più orientandosi verso aspetti che migliorassero le esperienze degli utenti. Basta considerare i Core Web Vitals: la LCP (Largest Contnentful Paint) è la velocità con cui il contenuto più grande presente all’interno di una pagina web viene caricato; il FID (First Input Delay) è il tempo di “reazione” del browser per eseguire la richiesta dell’utente; la CLS (Cumulative Layout Shift), infine, è la stabilità visiva di una pagina.
È interessante inoltre notare come due, di queste tre misure, abbiano a che fare con la velocità di un sito. Chi naviga in internet, infatti, oggi si aspetta velocità e sicurezza.
I siti devono caricarsi in poco tempo: Google parla di 2 secondi o meno, per evitare che gli utenti abbandonino immediatamente la pagina, con un’evidente perdita di contatti e potenziali clienti. Inoltre, devono essere al sicuro da potenziali attacchi hacker, spam e link falsi, che potrebbero infettarlo con un malware. Tutti questi elementi influenzano negativamente il ranking di Google, che potrebbe persino applicare azioni manuali al sito, o inserire avvisi di sicurezza nei risultati di ricerca.
Un altro elemento cui devono fare attenzione i proprietari dei siti è il luogo dove sono locati i server. Siti italiani “dovrebbero essere” ospitati su server italiani, siti globali invece su network CDN, che offrano una serie di hub in tutto il mondo. Questo perché, banalmente, i motori di ricerca potrebbero non valorizzare siti i cui domini di primo livello (top-level-domain, es. .it, .us, .uk, ma anche .eu, .edu o.ac.uk) non trovino poi corrispondenza con la location del server (sempre per motivi di velocità, mentre se un server è molto veloce questo aspetto diventa quasi secondario). Per pubblicare un sito su scala globale possiamo usare un dominio .com, che è un dominio non geograficamente localizzato e va bene per ogni regione. Ultimo consiglio non scegliete quindi un dominio .it per pubblicare contenuti solo in inglese (a meno che non sia una traduzione di quello italiano), o .edu per i vostri e-commerce.
Ma nella scelta di un web host rientra anche un universo di servizi aggiuntivi più o meno garantiti. Un web host dovrebbe sempre fornire un account e-mail connesso al proprio nome di dominio, e un accesso FTP, per caricare i file direttamente da un computer locale sul server web e renderli accessibili tramite internet. Altri servizi che possono essere forniti sono le installazioni facili di CMS come WordPress, per creare e gestire in modo facile e immediato i propri contenuti sul web e la creazione di aree staging, e molto spesso un certificato SSL, che ne indichi l’assoluta sicurezza della tecnologia di connessione.
Un possibile servizio cui è sempre bene fare attenzione, poi, è la presenza di un servizio di customer service, e il supporto tecnico. Soprattutto nel caso di siti web aziendali, per cui i problemi si traducono in perdite economiche anche ingenti, è sempre meglio essere sicuri che i crash del sito possano essere risolti in modo rapido ed efficiente.
E voi, avete optato per un web hosting di qualità, che vi garantisca un sito veloce e sicuro? Il vostro sito misura delle buone performance? Se non ne siete sicuri, o volete scoprirne di più, contattate Aletur compilando il form. Il nostro team altamente specializzato è al vostro servizio per una consulenza senza impegno, con cui individuare il modo migliore per migliorare le performance e la velocità del vostro sito web.
